Può contenere 4 mila tonnellate di farine e semole confezionate e ha migliorato tempi e modalità di lavoro per tutti i reparti.
Silvio Grassi, che fondò l’attività nel 1934, nel suo lungo percorso imprenditoriale non ebbe mai dubbi: gli investimenti che rendono più solida l’azienda vanno fatti senza esitazione. Così fece negli anni Quaranta quando decise di acquistare un mulino tutto suo a Fraore vicino al Taro, dove rimane ancora oggi la sede della Molino Grassi. Ereditando la stessa intraprendenza, così fecero anche i suoi tre figli Erminio, Walter, e Gianni, che alla fine degli anni Sessanta investirono in una delle prime linee di trasformazione di grano duro del Nord Italia, aprendosi di fatto la strada in un nuovo mercato, quello della semola per pasta, da affiancare a quello delle farine di grano tenero. Poi è arrivata la terza generazione, quella rappresentata da Silvio, Massimo e Andrea che oggi guidano l’azienda e che dagli anni Novanta non hanno avuto timore di sperimentare e aprirsi a prodotti e valori da “coltivare” con cura nel tempo, mettendo in fila i passi necessari per fare di questa realtà una delle più dinamiche del mercato italiano ed europeo. Più di recente, con lo stesso slancio a investire che è nel Dna dell’azienda, è stato realizzato ed è oggi pienamente operativo il nuovo grande magazzino verticale automatizzato da 4 mila tonnellate di capienza, un gioiello made in Italy che si muove con tecnologia 4.0 e che ha “rivoluzionato” completamente i metodi e l’operatività della Molino Grassi. ''E’ stato un investimento importante di alcuni milioni di euro, che ha generato efficienza in tutti i nostri reparti: dalla produzione, al confezionamento, al controllo qualità e alla distribuzione – fanno sapere Silvio, Massimo e Andrea – Uno sforzo collettivo che ha migliorato l’organizzazione, generando lo sviluppo di nuovi prodotti finiti''. Molino Grassi, attraverso due distinti impianti, produce farina di grano tenero e semola di grano duro, vendute sfuse o confezionate in pacchi da 25, 5 e 1 chilo, secondo la destinazione di utilizzo. ''La produzione non è più orientata solo da ordini ma dalla disponibilità del magazzino gestito in radio frequenza. Questo ha accelerato i tempi, ridotto gli errori e introdotto la possibilità, fondamentale nel settore, di disporre di una scorta di prodotto, conservato a temperatura controllata grazie all’impianto geotermico''. Con questo investimento la Molino Grassi, oltre che agevolare il lavoro dei suoi 65 dipendenti, punta a migliorare l’organizzazione di tutte le filiere che segue, comprese quelle delle farine e semole speciali, biologiche e baby food insieme ai grani antichi, che rappresentano una scommessa vincente da ormai trent’anni e che sono il fiore all’occhiello dell’azienda in Italia e nel mondo. ''Parma è la nostra città: siamo cresciuti nei suoi campi di grano. Oggi, grazie alla collaborazione tra Molino Grassi e l’agricoltore Claudio Grossi, questi campi danno nuova vita al Grano del Miracolo, un grano autoctono dimenticato da anni – ricorda la famiglia Grassi - Nessuna nostalgia: piuttosto, uno sguardo al futuro con la consapevolezza di custodire un tesoro culturale del passato, in grado di dare ai prodotti da forno sapori e profumi unici e ricchi. Dal 1934 conosciamo palmo per palmo tutta la filiera, per garantire farine e semole con performance sorprendenti''.
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UPI - Barbara Gaiti; e-mail: barbara.gaiti@upi.pr.it Tel. 0521.2266 (centralino);