Qualche settimana fa, per farla entrare nello stabilimento è stato necessario allargare il portone del reparto di produzione. Con le sue 162 valvole a passo largo e un diametro di 6,5 metri, il limite massimo raggiungibile per le leggi della fisica, è una delle riempitrici più grandi al mondo quella che Sipa ha realizzato e che fra qualche settimana sarà consegnata a uno dei due colossi mondiali della produzione di soft drinks. L’intera linea di riempimento è frutto della capacità ingegneristica della sede di Sala Baganza che, con un ufficio tecnico di oltre trenta ingegneri, rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’azienda che fa parte del Gruppo Zoppas. Sipa, ovvero ''Società italiana progettazione e automazione'',  fondata da Gianfranco Zoppas quarant’anni fa, oggi con quattro stabilimenti produttivi nel mondo (di cui due in Italia ovvero qui e nella sede principale di Vittorio Veneto), 1450 dipendenti globali e oltre 300 milioni di fatturato, è l’unico marchio al mondo ad occuparsi dell’intera catena del packaging in PET: dal design della bottiglia ai macchinari per produrla e confezionarla. ''Dal granulo di PET alla bottiglia di varie dimensioni, o come recita uno dei nostri payoff di marketing ''From pellet to pallet'' – spiega Andrea Barbacini, Business Unit Manager della Filling & Packaging Division basata a Sala Baganza–– un contesto che vede la nostra sede occuparsi dell’intera ingegnerizzazione della linea e della realizzazione delle fasi di riempimento, tappatura e packaging secondario. Quest’ultimo progetto in particolare, viste le sue caratteristiche ''record'', ci inserisce tra i pochissimi player capaci di progettare linee ad altissime prestazioni pur con bottiglie estremamente leggere, per rispetto degli impegni ambientali''. La linea in via di ultimazione è infatti in grado di riempiere 21 mila bottiglie all’ora da 3 litri o 48 mila da 0.6 litri, a seconda delle necessità. Numeri importanti che hanno bisogno di grandi attenzioni: fra qualche giorno, dopo il collaudo, la linea viaggerà di notte, con un trasporto eccezionale, da Sala Baganza fino al porto di Venezia per poi fare rotta verso il Sud America.