L'azienda, che produce componenti per ascensoristica, sta completando il passaggio della proprietà al grande gruppo industriale cinese e cambia modello di business
E’ stato deciso nelle scorse settimane il passaggio societario finale che segnerà l’acquisizione del cento per cento della proprietà dell’azienda Prisma da parte di NBSL Europe, la divisione europea di una importante multinazionale cinese di proprietà famigliare. Il percorso è stato avviato nel 2020 per iniziativa di Stefano Girardi, Ceo di NBSL Europe e oggi anche membro del CDA di Prisma, che per conto della proprietà di NBSL aveva individuato nell’azienda di Mezzani potenzialità di sviluppo in linea con l’obiettivo del gruppo: accedere al grande know-how qui disponibile ed espandersi in Europa per acquisire una dimensione mondiale. NBSL, azienda manifatturiera di proprietà cinese nata nel 1983 e oggi alla seconda generazione, opera da sempre nel mondo della componentistica per ascensori, in particolare nelle porte automatiche, e nel 2016 ha varcato i confini della repubblica popolare per aprire un ulteriore grande stabilimento in India ed espandere la propria capacità produttiva. A partire dal 2019, sotto la spinta della seconda generazione, ha poi deciso di entrare in modo stabile anche nel mercato europeo, partendo proprio dall’acquisizione di Prisma. Oggi NBSL è tra i primi 500 produttori metalmeccanici in Cina ed è un gruppo che fattura 360 milioni di euro e conta 1600 dipendenti nel mondo; la divisione europea contribuisce a questi numeri con i suoi 20 milioni di euro di fatturato, grazie al forte contributo dei siti produttivi Prisma, a Mezzani e in Spagna, che insieme occupano oltre un centinaio di persone. ''Questa realtà ha all’attivo una lunga storia, un marchio riconosciuto in ambito europeo e un’expertise tecnica di tutto riguardo; ed è per queste ragioni che NBSL ha scelto di investire qui – spiega Stefano Girardi – Ma il settore ascensoristico mondiale da qualche tempo è cambiato radicalmente e si è aperto al mercato della componentistica in risposta alle richieste emergenti delle multinazionali che hanno esternalizzato la produzione. Per questo con Prisma ci stiamo avviando a definire un nuovo modello di business, più in linea con le tendenze generali e con gli obiettivi del gruppo''. Entro i prossimi dieci anni NBSL vuole entrare tra i primi tre competitors a livello mondiale di porte automatiche e questo percorso prevede necessariamente il rafforzamento del rapporto di fornitura alle multinazionali, da realizzarsi attraverso il progetto di costruzione di un nuovo stabilimento produttivo in Polonia ma agendo anche sulle scelte di Prisma. ''La vecchia impostazione dell’azienda, che forniva soprattutto il mercato indipendente con prodotti custom made, oggi deve essere riequilibrata verso una maggiore standardizzazione, per aumentare i pezzi prodotti e abbattere i costi di struttura – prosegue Girardi - Da un paio di anni stiamo investendo in un grande progetto di efficienza organizzativa interna, attraverso la standardizzazione delle linee di prodotto e dei listini per arrivare a formulare le offerte in modo più agevole, attraverso l’utilizzo di un configuratore tecnico commerciale''. A questo si è aggiunta la ridefinizione dell’organigramma con una prima linea di responsabili orientati al nuovo business. ''Dobbiamo crescere, sia nelle vendite che nella manutenzione post vendita, e le nuove linee di prodotto come la porta Made in Italy P300, che risponde già alla nuova impostazione aziendale, sono certo ci guideranno verso gli obiettivi che il gruppo NBSL si è dato''.
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