L'ufficio Studi UPI ha elaborato i dati Istat, evidenziando come nel 2024 l'export parmense di merci ha registrato un incremento del 2,3% rispetto al 2023, mentre a livello nazionale si assiste ad una lieve contrazione
Nel quarto trimestre del 2024 l’export parmense di merci ha registrato un incremento del 2,9% rispetto allo stesso trimestre del 2023, mentre a livello nazionale anche l’ultimo trimestre è stato caratterizzato dalla stazionarietà (0,5%).
Complessivamente nell’anno 2024 le esportazioni della provincia di Parma hanno raggiunto il valore di 10,07 miliardi di euro, con un apprezzabile incremento, date le circostanze, del 2,3% rispetto al 2023. Mediamente è stato registrato un calo delle esportazioni a livello nazionale dello 0,4% e a livello regionale del 2%, con una contrazione particolarmente significativa (-6,5%) registrata in provincia di Reggio Emilia.
Il risultato Parmense è stato reso possibile dalla performance dell’alimentare, dell’impiantistica alimentare e della farmaceutica mentre il settore del vetro, della meccanica e dell’abbigliamento hanno registrato variazioni di segno negativo.
L’alimentare raggiunge così nel 2024 la prima posizione per fatturato esportato (2.930 milioni di euro), seguita da impiantistica alimentare (1.866 milioni) e farmaceutica (1.595 milioni).
Il settore alimentare consolida la propria posizione grazie ad andamenti eterogenei fra i comparti: si registra un risultato eccezionale per casearia, latte e derivati, gelati (+31%) buono per i prodotti delle conserve vegetali (13%) e conserve animali (6%). Si registra invece un lieve calo per i prodotti da dispensa come pane, pasta, dolci, zucchero e prodotti da forno (-0,9%), e conserve ittiche (-1,5%). In lieve crescita la molitoria (+3%) mentre raddoppiano le esportazioni delle bevande (+94%).
Complessivamente il settore della metalmeccanica a Parma rimane in ambito positivo (+4%) grazie al contributo dell’impiantistica alimentare (+15%) mentre sia la meccanica generale che la metallurgia registrano cali del 5%.
Il settore della chimica farmaceutica vede andamenti molto differenti al suo interno: la farmaceutica – primo comparto per valore del settore- cresce del 4% accompagnata dal +8% dell’industria cosmetica mentre la chimica registra un calo del 16%; positivo l’incremento della petrolifera che ha però un’incidenza minima.
Chiudono il 2024 con diminuzioni a doppia cifra i settori del vetro (-33%) e dell’abbigliamento e accessori (-11%). Per quanto riguarda gli altri settori diminuiscono del 3% le esportazioni della gomma plastica, in lievissimo calo la carta (- 0,3%) si segnala infine una contrazione anche del legno (-17%).
Osservando la dinamica per aree geografiche, le elaborazioni riferiscono di un calo delle vendite verso l’Unione Europea (-3%) mentre tengono quelle verso i paesi Europei non UE (+4%).
Positive le esportazioni verso il continente americano: +16% verso America del Nord. +27% verso America Centro Meridionale. In lieve calo i flussi commerciali verso il continente Africano, buona la performance verso l’Asia (6,5%) e Medio Oriente (1,2%). Diminuiscono del 13% le (minime) esportazioni verso l’Oceania.
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UPI - Barbara Gaiti; e-mail: barbara.gaiti@upi.pr.it Tel. 0521.2266 (centralino);